Di fronte a questa domanda tutti ci interroghiamo sul costo del servizio fotografico o video. Pochi valorizzano l’effetto che una fotografia può avere sullo sviluppo dell’immagine e del business.
La comunicazione visiva è diventata molto (troppo?) pervasiva. Le immagini hanno sviluppato quella che si chiama comunicazione emozionale che spesso sta sostituendo quella razionale, del linguaggio scritto. Questo non tanto perché non leggiamo o non scriviamo più, ma perché siamo tendenzialmente meno propensi a organizzare i pensieri in modo lineare e gerarchico come richiede la scrittura.
È arrivato il momento di preoccuparci del nostro rapporto con le immagini cioè di quanto siamo fotogenici. E qui, di solito, iniziamo a impanicarci! Parliamo di persone, ma anche di prodotti, ambientazioni, sedi, location, per non parlare dei piatti che mangiamo a casa o nell’agriturismo o che proponiamo nel nostro ristorante. Dobbiamo generare l’effetto wow ad ogni immagine o fotogramma. Solo così potremo promuovere la nostra marca e i nostri prodotti o servizi. Una gara fra eccellenze perché il livello qualitativo delle immagini è davvero molto migliorato in generale.
Gentilmente concesse da Garda Trentino s.p.a.. Foto Just Visual e archivio Oficina d’impresa.
Per quale motivo occorre trasmettere emozioni?
La comunicazione emozionale si nutre di immagini fotografiche e video ad alto valore aggiunto. Il nostro marketing e il nostro brand hanno necessità costante di essere alimentati dalle immagini. Tecnologie quindi macchine e droni, effetti speciali, angolature studiate e diverse, luci studiate in ogni dettaglio per eliminare le ombre o i riflessi, luci create ad arte per valorizzare i contrasti, ma anche luce naturale in determinati angoli della terra, su cui costruire la scenotecnica come a teatro. Tecnica, macchine, tecnologie, ambientazioni, luoghi, luci e strumenti professionali fanno la differenza. Però quello che davvero cambia il risultato finale è il professionista, la capacità tecnica, la specializzazione e sensibilità. Non è solo scattare o riprendere, ma è cogliere gli elementi chiave del soggetto che stiamo immortalando, del suo mondo, delle sensibilità, della narrazione già presente nel settore e andare oltre
Ma i fotografi e i video maker non sono tutti uguali?
Un fotografo non è uguale all’altro, ciascuno ha la propria vocazione ed è leader in un settore specifico dell’immagine. Se è necessario fotografare le persone a un evento, è bene utilizzare il fotografo per gli eventi, per i matrimoni, le sfilate di moda. Se dobbiamo fotografare un hotel, la struttura di un hotel, è bene cercare uno specialista in immagini architettoniche. Se lavoriamo nel turismo, occorre interpellare un professionista in paesaggi, location, esperienze sul territorio. Se invece produciamo cibo, occorre individuare lo specialista del food & beverage, che riesca a cogliere l’essenza della mise-en-place. Se occorre fotografare un processo produttivo è bene scegliere uno specialista in produzione e tecnologie. L’elenco potrebbe essere molto lungo e articolato.
Gentilmente concesse da Garda Trentino s.p.a.. Foto Just Visual e archivio Oficina d’impresa.
Perché desideriamo essere fotografi o video maker?
La presenza massiva di smartphone a media, alta o altissima risoluzione ci rende tutti fotografi o videomaker. Le tecnologie low cost agevolano la realizzazione di immagini semi-professionali per cui tutti possiamo accedere a quest’arte. Molti sono gli hobbisti che lavorano nel campo con macchine professionali, taluni con grande capacità, altri con meno prestanza. Ma esistono abissali differenze fa i professionisti e noi apprendisti stregoni. Potrete notare dalle immagini a confronto che esiste una incolmabile differenza fra le diverse fotografie! Luci, colori, dettagli, inquadrature, strumentazioni, macchine fotografiche e droni fanno la differenza. Osservate alcuni esempi fra quella professionale e quella amatoriale! Stesso giorno e stessa ora!
Perché non programmiamo a tavolino le immagini di cui abbiamo necessità?
Spesso immaginiamo che il grafico o il creatore del visual dei siti sia un assemblatore di pezzi creativi disponibili. Accade troppe volte che si facciamo realizzare gli scatti separatamente dallo sviluppo del progetto di marketing e branding. Per questo facciamo lo shooting fotografico e poi si inviano le immagini al grafico o a chi realizza il sito o a chi segue i social!
Così otteniamo che sia il creativo a subire e si adatti al materiale che ha a disposizione.
Il miglior risultato in tema di sviluppo della marca si ha quando il progettista è coinvolto dall’inizio e può progettare anche gli scatti visivi che servono ad esprimere il meglio dell’azienda.
Solo quando abbiamo approvato il progetto grafico, web o social, si può iniziare la produzione cioè la realizzazione delle immagini fotografiche e video.
Gentilmente concesse dalla distilleria Rossi D’Ananunia. Foto Just Visual e archivio Oficina d’impresa.
Perché dobbiamo fare un brief per garantire la progettazione condivisa?
Indispensabile che creativo e fotografo o video maker possano lavorare assieme per costruire una buona intesa per far si che il progetto pensato diventi realtà con l’apporto creativo dell’altra parte. Il brief sono le informazioni che servono per far si che il professionista sia messo in grado di realizzare al meglio il suo lavoro. Non curare questo aspetto significa gettare al vento una parte di risorse.
Solo la stretta collaborazione consente di far emergere le migliori immagini, che devono essere perfette in autonomia, Photoshop non fa miracoli! Se l’immagine è scadente, può migliorare, ma non diventerà mai una bella immagine.
Possediamo tanti materiali foto e video, perché non possiamo riutilizzarli?
Miscelare immagini realizzate in differenti momenti, da diversi professionisti è un dejà vu quotidiano. Tutto possiamo decidere come imprenditori o project leader, per cui anche le attività di riciclo possono essere una risposta. Ma non è quella ottimale, se la leggiamo dal punto di vista creativo, di branding, di posizionamento, di valore aggiunto. Risparmieremo, ma non otterremo il risultato desiderato. È un adattarsi, un ripiegare, ma questo è assolutamente la negazione di cui la nostra strategia ha necessità. Significa perdere la nostra identità appena ritrovata, quindi fragile, delicata o così forte da farci molta paura. Poi arriva la parola budget!
Quando usare un professionista?
Le immagini possono essere più spontanee e non così perfette – con una certa tolleranza – per la gestione dei social media. Ci sono attimi di vita vissuta che trasmettono emozioni così forti da poter essere utilizzate, il carpe diem!
In tutte le altre situazioni è meglio rivolgersi sempre e solo a professionisti perché ci sono materiali che resteranno nel tempo, forse non per l’eternità, ma durano a lungo: sito internet, catalogo prodotti e dépliant cioè materiali corporate e di prodotto.
Occorre avere il meglio quanto dobbiamo rappresentare eventi che non si possono ripetere: fiere, convention per presentazioni di prodotti, feste e anniversari aziendali, seminari, ritiro di premi e così via. Questi sono momenti unici e irripetibili: o si immortalano nell’attimo o non saranno più replicabili!
Avere un pessimo video o uno shooting fotografici scadenti non consentirà di poterlo utilizzare nel marketing e comunicazione. Oppure, ancor peggio, se lo si utilizza genererà un abbassamento del valore della nostra azienda e della nostra marca!